Dopo la sosta forzosa imposta dalla fiera di Novegro e tutto quello che normalmente una manifestazione del genere si tira dietro, possiamo finalmente riprendere i lavori sul plastico.
Gli interventi effettuati riguardano la sostituzione in stazione del deviatoio doppio inglese con un deviatoio semplice, l’installazione dei decoder e dei servo per alcuni deviatoi, al fine di testare in maniera puntuale il funzionamento del plastico in automatico con TrainController e il completamento paesaggistico della linea di parata.
Nello schema originale del piano di stazione era stato posizionato un deviatoio doppio inglese che dava accesso ad un tronchino sulla parte sinistra della stazione. Tale tronchino, troppo corto per essere realistico, deve essere eliminato per posizionare al suo posto un deviatoio semplice.
Costruiamo quindi un deviatoio con la tecnica descritta qui; lo stesso si posiziona agevolmente, visto che la geometria è essenzialmente identica; facciamo quindi tutti i test del caso.
E’ ora di digitalizzare l’impianto e si comincia dai deviatoi. Ci procuriamo decoder DCC per servo e motori elettromagnetici. Installiamo i servo nei deviatoi principali a vista e colleghiamo i motori roco elettromagnetici all’apposita scheda. In totale piazziamo 3 schede e motorizziamo 9 deviatoi. Siamo in grado, a questo punto, di testare le schede con l’automatismo implementato con TrainController.
Tratteremo prossimamente l’argomento in apposito articolo.
Diamo inizio al completamento scenografico della linea di parata. Il portale della galleria sul lato destro è realizzato, come al solito, in forex, mentre la parte interna è realizzata in polistirolo rivestito in gesso e scolpito.
Per compensare la ripidità della scarpata che unisce il piano di stazione a quello della linea di parata, costruiamo dei muri di contenimento e delle nicchie di spinta, utilizzando forex e lastrine in resina Krea . Uniamo il portale ed il muro di contenimento con un blocco di polistirolo sagomato, sul quale incidiamo il profilo di un costone di roccia.
Passiamo quindi alla verniciatura con aerografo utilizzando acrilici grigio chiarissimo, sabbia e marrone. Il mattonato della cornice dei muri di spinta ad arco è verniciato con pennello a secco. Le fughe sono verniciate con marrone scuro diluitissimo.
La parte interna del portale è verniciata in marrone scuro e nero, sempre con aerografo. Una leggera sporcatura è applicata anche alla parte bassa del portale. Il tutto viene completato con un weathering leggero e polveri Tamyia e terre.
Installiamo il manufatto in opera e realizziamo il riempimento con polistirolo sagomato. Rivestiamo le giunzioni con carta paglia e vinavil e rivestiamo il terreno così preparato con gesso.
Prepariamo il fondo che accoglierà il bosco. Dopo la verniciatura del gesso con marrone chiaro, incolliamo l’erba in fibre ed un substrato di fogliame realizzato con vere foglie tritate, essiccate al forno e setacciate per ottenere le diverse dimensioni necessarie. Applichiamo poi piccoli cespugli realizzati con Teloxis verniciata in marrone su cui incolliamo fogliame Busch in spugna e Noch in foglie. Per il fissaggio del substrato, del pietrisco e della sabbia fine della scarpata e della massicciata dei binari utilizziamo Latex diluito al 40% con acqua.
Realizziamo quindi 10 alberi con filo di rame intrecciato e saldato.
Sgrassiamo i fusti ottenuti con solvente nitro ed applichiamo sui tronchi e sui rami principali carta scottex incollata con colla vinilica .
Applichiamo una mano di fondo Tamyia e verniciamo i fusti ad aerografo con grigio e marrone, quindi rifiniamo con pennello a secco.
Applichiamo il fogliame Bush in spugna e Noch in foglia con colla spray. Gli alberi sono pronti per essere piantati.
Ed ecco il bosco parzialmente completato inserito armonicamente nella scena. Per rendere il tutto omogeneo, visto che la prima parte della linea di parata è stata realizzata da più di un anno, sostituiamo completamente la massicciata.
Nel dettaglio della foto gli alberi si armonizzano ottimamente con il sottobosco. Lasciamo anche bene in vista qualche tronco per permettere di notare il dettaglio delle cortecce.
Qua e là qualche cespuglio secco, unitamente a qualche felce al taglio laser Noch rende l’insieme più verosimile e variegato. Nella parte bassa qualche cespuglio Polak e qualche ciuffo d’erba Model Scenes fanno bella figura.
La vegetazione nei pressi del portale è di tipo a cespuglio e discendente. La tecnica di realizzazione è quella già descritta. Mancano ancora le querce, mentre qualche cespuglio di ginestra trova spazio fra il sottobosco.
In attesa dei segnali e della palificazione, arricchiamo la scena con qualche dettaglio. Il canale che ospita i cavi di servizio (viola e verdi) in cemento è realizzato con profilati Evergreen. Le tabelle dei ranghi di velocità in plasticard con numeri stampati su carta. Applichiamo anche i picchetti ai lati delle rotaie esterne.
Non appena avremo terminato la progettazione dei pali LS completeremo l’opera ed applicheremo, come giusto da ultima, la catenaria.