Uno dei problemi che affliggono maggiormente i plastici di discrete dimensioni è la polvere che si accumula negli anni, rendendo il tutto opaco e poco verosimile. La soluzione migliore sarebbe inscatolare tutto il plastico, operazione abbastanza complessa e di costo decisamente elevato.
Nell’ approcciare il problema si è pensato di creare una copertura che impedisca alla polvere di cadere dal soffitto e che permetta da un lato di posizionare coperture rimovibili (tendine), dall’altro inglobi anche il sistema di illuminazione.
Grazie al gentile omaggio di Mario (un amico n.d.r.) mettiamo le mani su il giusto numero di pannelli in fibra minerale e relativi supporti. Andiamo quindi a assemblare una struttura di supporto con montanti e guide per cartongesso, realizzando di fatto una contro-soffittatura che segue il perimetro del plastico.
Nella controsoffittatura installiamo 5 tubi neon da 36 Watt, la cui luce viene diffusa attraverso pannelli semitrasparenti realizzati con ‘polionda’ neutro. Per mascherare lo spazio fra soffitto e bordo inferiore della struttura utilizziamo invece ‘polionda’ nero.
Tre ulteriori tubi neon illuminano il plastico frontalmente, portando la potenza installata a 280 Watt. Lo spazio fra il plastico e la parete permetterà in futuro la realizzazione di un fondale a debita distanza dal piano ed illuminabile dall’alto. L’effetto complessivo dovrebbe fornire la giusta profondità al tutto.
Prepariamo quindi fuori sede il piano stradale che ospiterà il gruppo di edifici, in maniera da rendere più agevole il posizionamento dei particolari che arricchiranno questo scorcio di plastico.
Dopo la verniciatura incolliamo sul piano gli edifici e ci apprestiamo a collocare i vari particolari, quali tombini in fotoincisione, marciapiedi, strada bianca, ecc.
Il dosso artificiale con attraversamento pedonale incorporato è realizzato con texture Redutex su di una base pre-sagomata di plasticard, ad imitazione del rilievo.
E proprio per l’attraversamento pedonale pensiamo di costruire una coppia di segnali provvisti di lampeggiatore. le dimensioni, 7 mm x 1,2 mm x 1 mm, sono piccole, ma non impossibili.
Prepariamo una basetta di vetronite assottigliata sulla quale saldiamo due led SMD in serie e due sottilissimi fili di rame smaltato.
Prepariamo il braccio ed il palo di sostegno per i due segnali, uno dei quali andrà posizionato sul muro perimetrale di uno degli edifici.
Incolliamo il braccio ed il palo ai relativi segnalatori, fissando il rame con ciano-acrilato al palo stesso.
Applichiamo le tabelle stampante su carta fotografica e verniciamo il tutto.
Posizioniamo quindi provvisoriamente il gruppo sul plastico. Questa è la vista dell’insieme.
Una ambientazione tipicamente italiana non può tralasciare quei dettagli, purtroppo tipici del nostro paese, che possono fare la differenza.
Avendo a disposizione due cassonetti (non bellissimi in verità) in resina, decidiamo di creare lo spazio ‘nettezza urbana’. Costruiamo alcuni bustoni e delle scatole con ciarpame vario. Sporchiamo quindi il tutto con ritagli di carta e polveri fissati con spray trasparente opaco. All'”isola ecologica” mancano ancora i contenitori per la raccolta differenziata, ma presto saranno a disposizione dei cittadini.
Qui a lato il dettaglio del segnalatore lampeggiante dell’attraversamento pedonale. Il lampeggio è stato reso possibile da un mini-decoder accessori opportunamente configurato.
Questo è uno scorcio della strada fotografato da una ipotetica autovettura.
Il primo edificio realizzato necessitava di adeguata recinzione di protezione. A seguito di una infruttuosa ricerca online di un rete standard, quelle in plastica, decidiamo per la fotoincisione casalinga. Il lavoro ci prende un po’ la mano e decidiamo di costruire anche una coppia di segnalatori (della cui realizzazione manca, purtroppo, documentazione). Un sottile anello di ottone ricavato da un profilo tondo passante, un led rosso puntiforme ed un blocchetto di plastica ed i segnalatori sono pronti.
A questo punto, affinché il cantiere sia a norma è necessario applicare le corrette tabelle di prescrizione.
Un altro scorcio della strada, questa volta dal lato opposto.
A fianco dei fabbricati predisponiamo un parcheggio per i residenti.
In questa visione notturna si possono apprezzare sia i segnalatori dell’ attraversamento pedonale che quelli di cantiere. Gli edifici abitabili sono illuminati internamente ed esternamente. Manca ancora l’illuminazione stradale, ma il materiale per la realizzazione dei lampioni è già in viaggio.