Siamo giunti alle “dolenti note” del fermodellismo, la realizzazione che affligge da sempre il plasticista… la Linea Aerea!
E si, l’installazione della linea aerea oltre ad essere una operazione complessa, è anche scomoda e delicata. Soprattutto poi se si adottano delle scelte azzardate, come, ad esempio, renderla funzionante!
E questo è proprio il nostro caso, non ci vogliamo far mancare niente. La nostra linea AT sarà tesata e funzionante.
Ma facciamo un passo indietro e vediamo cosa serve per completare questa opera; abbiamo già pubblicato due video aventi come oggetto la realizzazione dei portali a traliccio tipo MEC (vedi i video). Infatti la stazione sarà dotata di 7 portali, oltre che di un discreto numero di pali tipo Mannesmann. La tesatura delle funi è stata già testata con discreto successo qui; rimane da vedere la sua applicazione su lunghezze considerevoli, ma siamo abbastanza fiduciosi.
Stendere una linea aerea funzionante significa calcolare distanze, posizionare pali, portali, punti di regolazione. Significa anche progettare prendendo esempio dalla realtà, usando spazi di aria in luogo di scavalcamenti, prevedere sezionamenti, calcolare il numero di sospensioni per ogni mensola, tenere conto della poligonazione. E’ quindi necessario riportare al CAD il disegno del tracciato e su questo inserire le singole linee di alimentazione. L’intreccio che ne risulta è più una traccia da seguire che un progetto vero e proprio. In fase esecutiva bisognerà tenere conto delle forze esercitate sulle funi, sui tiranti di poligonazione, sui tenditori e molto altro. Sarà quindi probabile qualche adattamento sulla posizione e il numero dei pali, nonché sulla posizione e numero delle sospensioni per palo.
Dopo aver realizzato i portali, per la cui tecnica di costruzione vi rimandiamo ai video, pratichiamo i fori per l’inserimento dei pali e posizioniamo provvisoriamente i portali.
Il progetto ne prevede 7 a distanza di 40 cm l’uno dall’altro.
Verifichiamo le altezze, le geometrie e la solidità dopo il serraggio dei dadi sotto plancia. I plinti di base sono realizzati in resina da master in silicone.
Il montaggio della catenaria avverrà in loco. Per agevolare il lavoro è conveniente iniziare la posa dal primo binario per scendere via via fino al quarto binario. Decidiamo quindi di approntare i pali necessari al montaggio del primo tratto di catenaria, cioè quella che va dalla galleria destra della radice sinistra (guardando il plastico dal lato del 4° binario) della stazione, al primo punto di regolazione automatica installato sul portale n° 2 (da sinistra verso destra, sempre lato 4° binario).
Abbiamo a disposizione le necessarie fotoincisioni, i profili in ottone e gli isolatori. Il tipo di palo scelto è un M29B , composto da 3 sezioni, il cui diametro in scala risulta essere, per approssimazione con i profili esistenti in commercio, rispettivamente 3 , 2,5 e 1,5 mm.
Saldiamo le 3 sezioni, applichiamo e saldiamo la fascia a punte e pratichiamo sul palo il foro per la mensola. Inseriamo quindi la staffa di supporto e saldiamo staffa e mensola al palo, quindi saldiamo sulla mensola e sulla parte terminale del palo le staffe di supporto dei tiranti palo-mensola.
Prepariamo i tiranti palo-mensola e li saldiamo alle staffe. Prepariamo anche i pezzi necessari alla realizzazione della sospensione. Questa è composta da 7 parti:
1) staffa di sostegno del braccio di poligonazione
2) staffa di sostegno dell’isolatore superiore
3) perno dell’isolatore superiore
4) braccio di poligonazione
5)isolatore dei tiranti
6) raccordo di poligonazione
7) tiranti di poligonazione
I particolari 1), 2), 6) sono in fotoincisione, il particolare 4) è ricavato da un profilo di ottone 1,0 x 1,0 mm, sul quale ad una estremità pratichiamo un foro da 0,3 mm per il fissaggio del gruppo isolatore, raccordo e tiranti di poligonazione. Il braccio viene poi piegato a misura ed inserito nella sua staffa. Quanto preparato, unitamente alla staffa 2), viene saldato sulla mensola. Prepariamo quindi il gruppo isolatore, raccordo e tiranti di poligonazione e lo fissiamo al braccio. Saldiamo il perno 3) alla staffa 2) ed inseriamo l’isolatore.
Prepariamo i pali necessari alla installazione del primo tratto di catenaria. Questi sono sia del tipo M29B che del tipo M26, quest’ultimo con diametro di sezioni 2,5, 2 e 1,5 mm. Verniciamo il tutto con acrilico argento ed eseguiamo un deciso weathering della parte superiore con prodotti AMMO MIG specifici per il modellismo statico. Il risultato è a nostro giudizio molto buono.
Soddisfatti dei risultati ottenuti, decidiamo di esagerare e di preparare delle decals riproducenti le marcature dei pali. Utilizzando carta decals trasparente per ink-jet ricoperta dopo la stampa con vernice trasparente opaca riusciamo ad ottenere un prodotto dignitoso.
L’applicazione di queste decals “casalinghe” sul palo M26 non è certamente agevole, ma alla fine l’effetto è notevole…se fotografato! Ad occhio nudo è quasi impossibile vedere il dettaglio.
Anche se non interessa il tratto di catenaria che andremo ad installare, decidiamo di provare il montaggio di un palo M29B a doppia mensola. Questo tipo di installazione non è infrequente sulle reti di R.F.I; uno degli scopi della doppia mensola e ripartire il carico delle funi portanti su mensole molto lunghe. Vista la larghezza da coprire e le forze in gioco, ben maggiori se rapportate a quelle reali, la doppia mensola è proprio quello che ci serve. E già che ci siamo sfruttiamo il palo per installare un posto di regolazione automatica.
Prima di iniziare la posa della catenaria e necessario installare tutto ciò che risulterebbe difficile dopo. Non c’è rimasto molto, a parte l’illuminazione delle banchine, per le quali adottiamo lampioni a cetra AKA Models da noi progettati. Questi sono in tutto ottone, tranne il corpo lampada ed il diffusore trasparente, in plastica.
La distanza fra i lampioni al vero varia da un minimo di 16/17 metri ad un massimo di 20. Scegliamo una misura metrica in scala e piazziamo, laddove possibile, i lampioni a 20 cm l’uno dall’ altro. I calcoli ci dicono che complessivamente ci vorranno 20 cetre. Il colore dei led è diverso da come appare in foto, è infatti molto più bianco, mentre la diffusione della luce è ottimale.
E siamo giunti al momento topico, la posa del primo tratto di catenaria. Rammentiamo che questa sarà tesata fra due punti, come al vero.
Utilizziamo filo di bronzo fosforoso da 0,2 mm, il quale ha una resistenza incredibile al tensionamento (viene normalmente utilizzato per le corde di chitarra) e una grande facilità di saldatura. Tendiamo quindi il filo di contatto dal punto fisso all’interno della galleria fino al punto di regolazione automatica, per il funzionamento del quale vi rimandiamo a questo video, pretensioniamo e saldiamo il filo di contatto ai tiranti di poligonazione.
Stendiamo quindi la fune portante, molto più lenta del filo di contatto, per evitare che lo stesso si inarchi una volta collegato alla fune con i pendini. Quindi saldiamo i pendini. Come si vede dall’immagine il filo di contatto quasi non risente della spinta del pantografo, nonostante il diametro sia veramente ridotto, solo di 0,05 mm più grande in scala del filo reale.
La finezza della realizzazione è ben evidente.
Siamo solo al primo passo, e di strada ce n’è molta da fare. Vedremo se i nostri calcoli saranno giusti anche per gli scavalcamenti e gli spazi d’aria. Ci prepariamo per posare la catenaria del primo binario di stazione.