Quando il secondo termine si può applicare a chi si propone come il primo divento poco tollerante!
Come mai me ne esco con questa foga? Presto detto; ho speso con gioia molto del mio tempo libero per cercare di essere di aiuto, attraverso queste pagine, nei social e anche personalmente in più di una fiera specializzata (vedi workshop “Corretto Tracciato” e “Trainmaster”), a coloro che si approcciavano al mondo del modellismo ferroviario, secondo la logica che un buon consiglio da parte di chi ha già commesso errori e ha imparato da essi può essere utile e far risparmiare anche qualche soldo.
Proprio così, perché farla semplice in un settore del modellismo che, per centimetro cubo, è il più dispendioso che ci sia, non è corretto.
Quando si vuol costruire un plastico partendo da “zero” e bene sapere che l’impegno sarà lungo, economicamente rilevante e che ogni errore lo si paga a caro prezzo.
La “lobby” del “l’importante è che ci si diverta” è fuorviante, i lavori che ne escono approssimati, la soddisfazione.. beh, quella dopo qualche tempo svanisce. É vero che “ogni scarrafone è bello a mamma sua”, ma di esecuzioni lasciate alla polvere o mai terminate ne ho viste molte.
E quando mi imbatto in canali video dove alcune regole di base vengono trattate con approssimazione o, addirittura, si garantisce che possono tranquillamente essere disattese, “tanto poi funziona comunque”, mi chiedo se ho buttato via il mio tempo.
Nella fattispecie, senza far nomi né link, quando si asserisce che i nostri trenini potranno affrontare tranquillamente rampe (in curva) con pendenze fino al 4% tirandosi dietro, cito “anche una cinquantina di carri” si sta portando lo “spettatore” su una brutta china, quella china che poi dovranno affrontare i modelli pensando che, siccome le sale degli stessi sono gommate, il concetto di “aderenza naturale” possa essere tranquillamente dimenticato, insomma una “inqualificabile”, opinabile opinione sparata sul web e che ha raggiunto, colpito e affondato più di un benintenzionato, ingenuo fermodellista “in erba”.
Caro divulgatore di tecniche e calcoli discutibili,
avrei avuto piacere di iniziare un confronto, ma credo tu abbia ritenuto che non fossi qualificato. No… non mi sono indignato perché hai cancellato il mio pacato e, ritengo, cortese commento, cosa che fai con tutti i commenti che non elogino il tuo “vulgus”, proprio no, era scontato come le mozzarelle in scadenza.
Ma non ho resistito a dire comunque la mia, visto che di “rampe” ed “elicoidali” ne ho realizzati svariati, i primi sbagliandoli, tutti gli altri seguendo semplicemente la fisica elementare (quella che insegnano alle medie). Questo quanto ti dovevo e che non potrai nascondere con un click!
Giulio Barberini
Condivido totalmente quanto esposto. Il fermodellismo è considerato un arte ma non si pretende che tutti coloro che vi si avvicinano sia artisti: si possono ottenere ottimi risultati seguendo i giusti consigli e con gli innumerevoli social attuali è facile incappare in “strade errate”. Quello che indegna è la presunzione e il vanto di erigersi su piedistalli che non spettano e addirittura crearsi il “proprio” pubblico, bannando chi invece potrebbe risultare “compromettente “. Un consiglio ? Diffidate di chi ha esclusivamente recensioni positive e 5 stelle … gatta ci cova ! Rivolgetevi invece a che dispensa consigli da anni ed ha una “carriera” verificabile …. recensioni negative comprese.