Abbiamo spesso parlato della realizzazione dei rilievi e dei costoni rocciosi, ma non abbiamo mai approfondito il tema della lavorazione di questi ultimi.
Le tecniche utilizzate sono svariate; noi fin dall’inizio abbiamo optato per polistirolo rivestito con scagliola. La scelta è presto spiegata. Il polistirolo si scolpisce con facilità, sia con archetto elettrico che con taglierino, la scagliola è un fondo ideale per la successiva colorazione, è moderatamente elastica, dura nel tempo (vedi affreschi).
Ma come iniziare?
Come sempre dall’osservazione del reale, da foto prese in loco o trovate sul web, cercando di capire la morfologia e la tipologia della formazione rocciosa e partendo dalla classica catalogazione geologica: magmatiche, sedimentarie, metamorfiche.
Nella nostra installazione le rocce sono in gran parte state rappresentate come sedimentarie e stratificate, di colore chiaro e poste solo dove necessario, volendo riprodurre un paesaggio collinare. Il procedimento è semplice nell’attuazione, si prende un blocco di polistirolo e si scolpisce cercando di imitare il più possibile l’immagine scelta come riferimento.
Dovendo rivestire il tutto con scagliola la scolpitura dovrà essere più profonda e accentuata.
Con il nostro supporto pronto, prepariamo l’impasto facendo uso di una terrina in gomma, di un irrigatore e di spatola.
Consigliamo l’uso di una terrina per scultori in gomma, facile da ripulire anche se la scagliola si indurisce, essendo deformabile. Le spatole da utilizzare sono quelle tipiche della pittura ad olio, di varie forme e dimensioni.
L’impasto dovrà avere una consistenza molto morbida, in modo da poter facilmente essere spalmato nelle fessure del polistirolo. Consigliamo di utilizzare mezzo bicchiere di scagliola per sessione, in quanto questa tende ad indurire molto rapidamente.
Utilizzando una spatola triangolare spalmiamo la scagliola avendo cura di coprire superfici e fessure con uno strato di almeno 1 mm. Eventuale materiale in eccesso può essere tolto successivamente.
La scagliola applicata sulle parti piane può essere levigata usando le dita, previamente inumidite.
Per riempire gli interstizi più difficili è conveniente usare un pennello e applicare uno strato di scagliola molto fluido.
Terminata l’applicazione è necessario attendere le successive 24 ore. Ad essiccazione avvenuta la scagliola in eccesso può essere rimossa con carta abrasiva. Uno scovolino da dentisti è utile per evidenziare le fessure e crearne laddove servono.
Si passa ora alla colorazione. Il primo passo è l’evidenziazione dell fessure che si effettua con grigio scuro molto diluito, lasciando che il colore penetri i solchi per capillarità, poi si applica il colore di sfondo più scuro, nel nostro caso un grigio chiaro.
Si passa successivamente alla lumeggiatura con bianco acrilico applicato con pennello asciutto.
Si applicano poi gli altri colori. Per la tipologia di roccia che vogliamo riprodurre il giallo ocra, il blu cobalto, l’arancione intenso (in alcuni punti specifici), cercando di rappresentare le zone dove sono presenti venature. La parte del costone che sarà ricoperta di vegetazione viene colorata con sabbia scuro.
Applichiamo vero terriccio fine sterilizzato.
La vegetazione sarà composta da frammenti di tappeti Polak (wild bushes in flower), fibre Noch da 12 mm ad imitazione dell’erba alta, fibre più corte di vario colore, turf verde, rametti di teloxis.
Questo è il modello completato pronto per essere posizionato sul plastico.