Lo scopo di questa trattazione, oltre a presentare la realizzazione del deposito per la manutenzione ordinaria dei mezzi diesel, è determinare quando sia utile utilizzare la stampa 3D e quando invece è più consono ricorrere ad altro tipo di lavorazione e materiale; ciò dipende soprattutto dalle dimensioni e dall’accuratezza dei vari particolari che compongono il modello nel suo insieme. È ovvio che l’utilizzo di tali stampanti richiede una certa abilità nella modellazione 3D, ma molti modelli pronti per la stampa si possono anche trovare gratuitamente in rete.
Qui potete trovare alcune considerazioni sulla stampa 3D
Questa invece è la postazione di stampa nel laboratorio:
da sinistra verso destra:
- Vasca ad ultrasuoni per la pulizia delle stampe in resina
- Dopo la stampa gli oggetti necessitano di accurato lavaggio; a seconda del tipo di resina impiegata questo deve avvenire in acqua o alcool isopropilico, per le lavorazioni qui elencate ho fatto uso di resina lavabile in acqua, decisamente più maneggiabile
- Camera a ultravioletti per il post-curing delle stampe in resina
- Dopo il lavaggio gli oggetti necessitano di una fase ulteriore di polimerizzazione che avviene in apposita camera, con una durata nel tempo variabile proporzionalmente alla grandezza dell’oggetto
- Stampante Mars 2 PRO Mono LCD MSLA
- Area di stampa 129mm(L)*80mm(W)*160mm(H)
- Stampante FDM Witbox
- Area di stampa 297mm(L)*210mm(W)*200mm(H)
Vedremo ora come entrambe sono state utilizzate nella realizzazione del deposito per la manutenzione ordinaria e rifornimento dei rotabili diesel.
IL MODELLO NEL SUO INSIEME
L’ultimo blocco del plastico che unisce due linee a binario unico con un anello e ospita 4 binari di sosta, il tutto nascosto, ha uno spazio centrale che abbiamo sfruttato per ospitare il piazzale del deposito.
Nella foto l’area centrale ospiterà 3 binari di sosta.
L’ipotesi di partenza prevede un fabbricato e una tettoia che coprirà due dei tre binari del deposito. Il modello trae ispirazione dai depositi di Arezzo Pescaiola e Siena, con i dovuti adattamenti dimensionali rispetto all’area disponibile.