Dopo aver messo a punto l’elettronica del plastico, argomento che sarà oggetto di apposito articolo, ci siamo potuti dedicare alla riproduzione del paesaggio. Nella costruzione di un plastico ci sono alcuni passaggi obbligati che determinano quale fase vada realizzata prima di un’altra. La fase da affrontare era la posa del ballast in stazione, operazione che non può prescindere dalla realizzazione delle banchine. Causa diversa altezza del piano stradale rispetto al p.d.f., la banchina che ospita il F.V. è un corpo unico con il piazzale ed abbiamo deciso di realizzare il tutto fuori opera con il forex.
Il progetto prevedeva la realizzazione di un edificio, di un parcheggio, di un piccolo parco giochi e di una fermata Bus.
Per maggior realismo abbiamo deciso di fotografare un edificio esistente e di riprodurlo al C.A.D. Il disegno ottenuto è stato successivamente passato alla fresatrice a controllo numerico per ottenere i pezzi preformati.
Avendo spazio a disposizione abbiamo deciso di realizzare un piccolo giardino che ospita i tavoli del ristorante dell’edificio suddetto.
Tettoia, tavoli e pannelli fotovoltaici sono auto-costruiti per ottenere i giusti spessori, mai presenti nelle produzioni commerciali, così come auto-costruiti sono bottiglia, bicchiere, posate, piatto e cibo (torta al testo tipicamente umbre ed erba campagnola ripassata in padella)
Panchine, ritirata, staccionata F.S. e fogliame (Silhouette) sono commerciali, così come la recinzione del giardino (Linea Model). La balaustra del terrazzo è invece una fotoincisione casalinga. Profilo a mattoncino e tetto dell’edificio sono in Redutex .
Dopo aver sbirciato i superbi lavori di Noauillier su TTM, abbiamo deciso di cercare di replicare quello che sembrava più consono all’ambientazione della scena.
Forati e portone in legno del retro dell’edificio sono chiaramente una ispirazione ai lavori del suddetto, i primi incisi su forex , il secondo su plasticard. La legna accatastata è coperta da un telo, la cui realizzazione non vogliamo, questa volta, svelare
Nella realizzazione dei particolari ci siamo lasciati un po’ prendere la mano e ci siamo auto-condannati a perseguire il livello di dettaglio ottenuto per tutto il plastico.
La riproduzione delle buste dell’indifferenziato sfrutta il medesimo materiale usato per il telo.
Spendiamo qualche parola in più per gli alberi. Questi sono stati realizzati con il classico metodo del rame intrecciato, con l’aggiunta della saldatura, che conferisce maggiore robustezza. Tronco e rami più grandi sono stati poi fasciati con carta tipo Scottex e colla vinilica. A seconda del tipo di pianta, poi la carta e stata rivestita con segatura fine o sabbia marina fine.
Dopo una verniciatura con fondo grigio i fusti sono stati colorati con acrilici.
Il fogliame utilizzato è Silhouette, di grande impatto e realismo. Per contro non è facilmente applicabile ed ha un prezzo considerevole. L’effetto finale, però, premia sia la pazienza che gli sforzi economici.
Il perimetro del piccolo parco giochi è contornato da un muretto in forex inciso, finalmente, con incisore elettromeccanico, attrezzo dal costo irrisorio, ma di grande utilità. Tale muretto sarà corredato di apposita recinzione e cancello in fotoincisione di prossima realizzazione.
Scivolo e bascula sono in plasticard. Interessante il fogliame del pino mediterraneo che imita abbastanza bene la conifera.
Il forex si presta ottimamente alla realizzazione dei fondi stradali, sia nuovi che sconnessi. La verniciatura ad aerografo ci ha permesso di creare diverse tonalità in maniera armonica. La segnaletica orizzontale è stata ottenuta con mascherature realizzate con nastro Tamiya . La sporcatura finale ha reso il tutto abbastanza credibile.
E questo è l’effetto globale dell’opera, provvisoriamente piazzata in giardino in attesa della collocazione definitiva sul plastico.