Inizia un nuovo anno, continuano i lavori, con la speranza di poterli concludere nei prossimi dodici mesi. Durante il periodo natalizio abbiamo sistemato e riorganizzato la stanza del plastico e abbiamo installato una porta carrabile che speriamo possa venir varcata quanto prima da amici vecchi e nuovi.
Il nuovo accesso al plastico
Durante la sistemazione abbiamo deciso di spostare il reparto falegnameria al di fuori della stanza, per evitare la micidiale polvere che tale tipo di lavorazioni inevitabilmente genera. Abbiamo così realizzato un ripostiglio totalmente apribile che ospita il banco troncatrice e tutta l’attrezzistica.
Terminata la riorganizzazione è ora di tornare al plastico, armarsi di coraggio e pazienza, e iniziare la copertura della linea superiore. Nella foto l’area da realizzare è in bianco e nero
Area da realizzare
Suddividiamo la lavorazione in cinque o più blocchi per i quali utilizziamo pannelli di polistirolo incollati per raggiungere lo spessore necessario a delineare una scarpata. Questo è il primo blocco che comprende un costone roccioso è una scarpata, scolpito nel polistirolo.
Profilo scarpata in polistirolo
Applichiamo uno strato di scagliola, molto liquida, a pennello su tutta la superficie.
Profilo scarpata con gesso
Dopo aver colorato le parti rocciose rivestiamo le parti restanti con carta color sabbia e colla vinilica e applichiamo un velo di vero terriccio, come già fatto in altre lavorazioni. Quando il fondo è asciutto lo rendiamo più chiaro con colore sabbia applicato con aerografo è iniziamo a “vegetare” la scarpata, utilizzando fibre, fiocchi e altri materiali.
Vegetazione della scarpata
Terminiamo il blocco inserendo un boschetto di abeti Heki piantati su un fondo Noch “sottobosco”.
Vegetazione della scarpata
Con la stessa tecnica realizziamo il secondo blocco che ospita una vegetazione più massiccia, dominata da una quercia. Arbusti ed alberi, ad eccezione della quercia, essendo posizionati sullo sfondo, sono realizzati in maniera più rapida mediante teloxis scurita con aerografo e fogliame vario applicato con colla spray (Magispray di Microrama, un prodotto più che ottimo). La parte inferiore dei blocchi sarà successivamente decorata con un muro di contenimento (ora in fase di stampa).
Due dei cinque blocchi della scarpata
Questo è lo stato attuale della realizzazione, con il terzo blocco in attesa di vegetazione.
Tre dei cinque blocchi della scarpata
Un dettaglio della vegetazione, con fibre lunghe Noch.
Dettaglio vegetazione
Altro dettaglio della zona boschiva.
Dettaglio vegetazione
Vi diamo appuntamento con gli aggiornamenti dei prossimi giorni
Dopo la lunga pausa estiva riprendiamo i lavori sul plastico. L’attenzione si concentra sui rilievi intorno al magazzino merci, in parte già realizzati (vedi articolo). Il rilievo è abbastanza scosceso, per poi diventare più pianeggiante in corrispondenza del confine del 3° modulo. Sfrutteremo questo spazio, e successivamente quello attiguo nel 4° modulo per realizzare un’area agricola con un oliveto, un campo arato e gli annessi rustici.
Area dell’intervento
Come di consueto approntiamo la lavorazione fuori sede per poter agevolmente lavorare sui dettagli. Sagomiamo a misura un blocco di polistirolo in modo che si inserisca fra le centine del modulo.
Campo arato – la base
La lavorazione del polistirolo è eseguita con due strumenti: un normale cutter e un archetto. Con l’archetto sagomiamo il polistirolo, mentre le incisioni sono ottenute sostituendo l’archetto con la punta più grande
Archetto per polistirolo
Rifiniamo il blocco carta vetrata a grana grossa.
Base levigata
Scolpiamo con gli accessori dell’archetto i solchi del campo arato e le irregolarità della parete scoscesa, ai piedi della quale applicheremo successivamente un muro di sostegno.
Incisione dei solchi
Per mantenere il dettaglio dell’incisione questa volta non applichiamo ne carta ne gesso e incolliamo il terriccio sterilizzato, macinato e setacciato direttamente sul supporto in polistirolo.
Applicazione del terriccio al campo arato
Applichiamo il latex per fissare terra e ciottoli e schiariamo leggermente il costone con una applicazione di acrilico con aerografo.
Applicazione del terriccio al campo arato
In ultimo incolliamo la vegetazione: erba in fibra di diverse lunghezze, turf e cespugli, piccoli alberi.
La vegetazione
qui il dettaglio dei solchi fotografati con luce naturale.
La vegetazione – dettaglio
Posizioniamo quindi il blocco al suo posto sul plastico per poi raccordarlo con i rilievi già posizionati e in attesa di vegetazione.
Stiamo procedendo un po’ a spot, o meglio, un po’ come ci viene. Ultimamente avevamo iniziato la copertura dell’elicoidale di destra realizzando un pannello amovibile che ospita anche il sistema Magnorail (approfondisci).
Ora stiamo lavorando alla costruzione del paesaggio sul pannello citato, iniziando dai primi rilievi del terreno e dalle opere di contenimento.
Sagomiamo il polistirolo in modo che segua il profilo esterno del pannello e, conseguentemente, quello dei fianchi in legno dell’elicoidale.
Creazione dei rilievi in polistirolo
Il rilievo che fiancheggia la strada nella parte alta del pannello necessita di un contenimento. Per uscire dai soliti canoni e fare qualcosa di diverso optiamo per un contenimento a “gabbioni”. Stampiamo in 3D dei blocchi di circa 80 mm, quindi li verniciamo in grigio scuro e poi lumeggiamo con acrilico bianco “a secco”
Gabbioni per pietre
Ad asciugatura avvenuta coloriamo con spray grigio un comune tulle. Ne ricaviamo delle strisce con le quali avvolgiamo i blocchi.
Realizzazione dei gabbioni
Posizioniamo i gabbioni sfalsandoli per la metà della lunghezza e per 3 mm in ampiezza, in modo da realizzare una serie di gradoni, come al vero. Alla fine ne serviranno 6 file per contenere la scarpata. Inseriamo anche la parete destra della galleria per congiungerla ai gabbioni.
Posizionamento gabbioni e muro destro del portale della galleria
Il tutto viene incollato con abbondante colla vinilica. Al termine del posizionamento applichiamo una lieve stagionatura e un marciapiede costruito in forex.
Muro di contenimento con gabbioni
Iniziamo la costruzione del tunnel stradale che occulterà il loop del sistema Magnorail realizzando con forex da 3 mm il portale. Con carta abrasiva realizziamo il bassorilievo per la corona, incidiamo e poi applichiamo i cornicioni.
Tunnel stradale – portale in forex
Prepariamo la volta con forex da 1 mm piegato a caldo che andiamo ad incollare alla corona.
Incollaggio della volta
Incolliamo la parte posteriore della volta ad un contro-portale, quindi realizziamo il muro di appoggio sinistro con medesimi materiali e tecnica.
Muro di appoggio sinistro
Coloriamo con tonalità sabbia, quindi stagioniamo il tutto.
Verniciatura e stagionatura del tunnel
Sfruttando la plafoniera di un lampione a cetra (di nostra ideazione e realizzazione in stampa 3D ad alta definizione) installiamo l’illuminazione del tunnel utilizzando un micro-led bianco freddo cablato.
Applicazione plafoniera
Il tunnel è pronto per l’installazione sul pannello.
Prova di illuminazione
Iniziamo la copertura dei rilievi con carta e colla vinilica. Congiuntamente incolliamo il marciapiede in forex al lato sinistro della carreggiata.
Copertura rilievi
Incolliamo il portale in sede, rivestiamo con carta, quindi incolliamo vero terriccio setacciato e sterilizzato, fissandolo successivamente con Latex . La prima parte del paesaggio è terminata. Come si può notare dall’immagine è già in corso la costruzione del borgo inspirato ad Antria , ma di questo parleremo in un apposito spazio.
Si procede con buona lena. Le cose da fare sono molte e le lavorazioni devono essere eseguite in modo da non intralciarsi una con l’altra. Ci accingiamo quindi a creare la copertura dell’elicoidale di destra. Nello specifico iniziamo la costruzione della strada che dalla stazione salirà fino al borgo. Per il sistema viario abbiamo in mente qualcosa di nuovo, ma ne parleremo in un apposito articolo.
Per prima cosa eseguiamo dei rilievi. L’area da realizzare per prima è circoscritta in rosso nell’immagine. La pendenza da superare è di c.a 20 cm, pertanto la strada avrà un percorso tortuoso.
Area da realizzare
Disegniamo al cad la sede stradale, quindi uniamo i fogli stampati e li posizioniamo sopra una lastra di forex da 3 mm, fissandoli con nastro adesivo. Tagliamo lungo i profili con il cutter. Con la levigatrice rendiamo ruvida la superficie, ad imitazione dell’asfalto, e sagomiamo il profilo della carreggiata a lieve dorso d’asino.
Sede stradale
Sagomiamo e incolliamo i supporti in multistrato da 5 mm, quindi posizioniamo e fissiamo la sede stradale. Le viti saranno rimosse ad incollaggio avvenuto e i fori e le giunzioni adeguatamente stuccate prima della verniciatura ad aerografo.
Sede stradale
La strada proseguirà in leggera salita per altri 40 cm. Per rendere il paesaggio più movimentato decidiamo di interporre un ponte stradale fra i due punti di ancoraggio. Come di consueto, ormai, disegniamo l’opera al CAD e passiamo il file alla nostra stampante 3D. Assembliamo le due fiancate e la volta, dopo aver levigato con carta vetrata.
Ponte stradale
E’ il momento di verniciare il pezzo con l’aerografo. Su una base sabbia passiamo una mano di vari grigi fino ad ottenere il risultato voluto. I mattoncini del parapetto sono verniciati con pennello a secco. Una leggera sporcatura con polveri completa il lavoro.
Ponte stradale verniciato
Con la stessa tecnica descritta sopra prepariamo la sede stradale da incollare al ponte. Tracciamo anche la linea di mezzeria mascherando con nastro Tamiya, un prodotto veramente ottimo
Verniciatura sede stradale
Sempre in forex ritagliamo una base e incolliamo il ponte in sede. Questa ci servirà per appoggiare il rilevo in polistirolo e poter lavorare il pezzo fuori opera.
Strada e ponte uniti
Sagomiamo il rilievo in polistirolo facendo uso dell’archetto e del cutter, riproducendo i dirupi e le rocce.
Sagomazione dei rilievi
Copriamo il tutto con uno strato di scagliola, lisciata con le dita e scolpita in corrispondenza dello sperone roccioso. L’insieme è ora consistente e pronto per le successive lavorazioni.
Finitura rilievi
Prima di applicare terriccio setacciato, sabbia e vegetazione coloriamo le rocce e prepariamo il fondo, tinteggiandolo con color sabbia molto diluito.
Finitura rilievi
Applichiamo ora terriccio setacciato e sterilizzato e sassolini su uno strato di vinavil. Irroriamo il tutto con adesivo liquido Latex.
Applicazione terriccio
Ad asciugatura avvenuta incolliamo erba, cespugli e piccoli alberi. Le varie tonalità di erba sono ‘piantate’ immaginando il periodo estivo, con zone più verdi e più brulle. I cespugli bassi sono realizzati con turf di varie marche irrorati con colla spray e spolverati con microfoglie.
Posizioniamo il micro-diorama in sede. Ci avvicendiamo ora a terminare la strada che dalla stazione giunge a questo ponte. Da qui si proseguirà fino ad incontrare la strada che circonda il borgo… che sarà una sorpresa!!!
Abbiamo terminato il montaggio delle fiancate della linea superiore.
Panoramica con fiancate montate
Si prosegue con il montaggio dei fianchi dell’elicoidale, realizzati con multistrato da 5 mm rinforzato con montanti. Sulle pareti pratichiamo i fori per le botole di ispezione e pulizia.
Fianchi dell’elicoidale destro
La copertura definitiva sarà parzialmente asportabile per consentire la pulizia e l’ispezione dei binari contenuti all’interno del modulo.
Fianchi dell’elicoidale destro
Sagomiamo quindi delle centine che serviranno come riferimento per la copertura e allo stesso tempo sosterranno la line aerea nascosta, installata nei punti dove l’altezza fra i piani non permette il movimento con pantografi alzati.
Centine di riferimento per i rilievi
Fissiamo dei supporti alle centine e saldiamo il filo di acciaio della catenaria nascosta.
Catenaria nascosta
Installiamo anche un ulteriore deviatoio sulla racchetta per una eventuale espansione futura. Per questo anno i lavori sono conclusi!!!
Proseguiamo i lavori sulla linea superiore. Realizziamo l’infrastruttura che sosterrà il binario e farà anche da appoggio al paesaggio. Dopo il portale la linea prosegue in galleria, per cui fissiamo dei montanti al telaio e applichiamo dei pannelli posteriori forati per consentire l’eventuale ispezione.
Pannelli posteriori del plastico
Questo è l’aspetto dal lato posteriore prima del rivestimento definitivo.
Pannelli posteriori del plastico
Allo scopo di contenere il rumore del rotolamento degli assili applichiamo in questo caso un doppio nastro di neoprene (utilizzato in idraulica) con uno spessore complessivo pari a 6 mm.
Applicazione isolante
Incolliamo quindi il binario in sede.
Posizionamento binario
Ed ora iniziamo a riempire gli spazi e coprire la linea in galleria con il polistirolo ad alta densità. Incidiamo e sagomiamo il costone roccioso che andrà poi ricoperto con scagliola.
Creazione dei rilievi
Mentre realizziamo i rilievi mandiamo in stampa i vari pezzi del muro di contenimento che sarà installata a sinistra del ponte addossato. Questo è il disegno di parte del pezzo finale.
Rendering muri di contenimento
E questa è la stampa dello stesso pezzo…
Stampa muri di contenimento
…e il pezzo completato..
Muri di contenimento stampati
Posizioniamo la stampa, verifichiamo gli spazi e, con calma, passiamo alla verniciatura.
Riassumiamo qui il periodo da Gennaio a Settembre 2019, un anno non molto proficuo ma con qualche novità.
Dopo l’installazione della linea aerea si può procedere alla realizzazione della linea superiore, quella che scorre, visibile in parte, parallelamente al lato posteriore del plastico. Prolunghiamo la sede del binario partendo dal sovrappasso.
Prolungamento sede binario linea superiore
La parte visibile della linea percorrerà una ampia curva a partire dalla rampa sopra l’elicoidale destro, percorrerà un ponte addossato al rilievo e entrerà in galleria per ricongiungersi ad un futuro ampliamento del plastico. Disegniamo il modello 3D del ponte e lo mandiamo in stampa. Vedi qui l’articolo descrittivo
Rendering del ponte
Coloriamo fuori sede il modello e lo incastoniamo nella roccia realizzata con polistirolo e gesso.
Opera completa
La nuova linea riprodurrà un tratto rinnovato, quindi traverse in CAP e ballast grigio. La verniciatura dei funghi è stata eseguita con aerografo previa mascheratura. Il binario è inclinato in curva come al vero.
Traverse in CAP e ballast
Ed ecco la panoramica del tratto visibile della linea.
Panoramica della linea
Iniziamo la realizzazione dei rilievi con polistirolo ad alta densità ricoperto di carta, colla vinilica e gesso.
Costruzione dei rilievi
Applichiamo quindi del terriccio sterilizzato e finemente setacciato, fissandolo con lo stesso collante liquido utilizzato per la massicciata.
Copertura dei rilievi con terriccio
È il momento di realizzare il portale da installare dopo il ponte. Mano al CAD quindi.
Rendering portale
Dopo la stampa 3D verniciamo il tutto e applichiamo una mano di polveri per simulare l’invecchiamento
Portale stampato
Questa è la posizione in cui sarà installato il portale. Da qui in poi la linea proseguirà in galleria.
Posizionamento portale
La realizzazione della linea comporta un leggero allargamento del plastico, circa 15 cm; al di sotto di questa possono trovare spazio altri due binari per la stazione nascosta.
Aggiunta binari stazione nascosta
Predisponiamo la sede in multistrato e applichiamo il sughero fonoassorbente.
Sede dei nuovi binari
Predisponiamo le logiche di controllo, un controller DCC quadruplo per i deviatoi e una interfaccia Loconet (by DCCWorld) per il feed-back.
Moduli di controllo Loconet e DCC
Posizioniamo i deviatoi interrompendo la linea di accesso alla stazione nascosta. Il lavoro non è semplice e richiede accuratezza. I motori per i deviatoi non trovano spazio al di sotto del piano, quindi stampiamo dei box con un nuovo fattore forma, installabili in superficie.
Servo attuatori
Servo attuatori
Il primo convoglio può essere ricoverato nei nuovi binari di stazione che hanno una lunghezza più che sufficiente anche per un ETR come il 610 Lima Expert.
Continuiamo il lavori sulla linea aerea del plastico. I pali di stazione sono stati tutti costruiti e piazzati. Ora saldiamo in opera la catenaria, ma prima….
Prima ci concediamo una chicca! Il piccolo locomotore da manovra di Black Star, DCC full, con power pack… velocità incredibilmente realistica senza esitare neanche un attimo, andrà a sostituire il D213 Roco. Più sotto un video dimostrativo.
Kof Black Star
E dopo aver giocato un po’ con il piccolo Kof, iniziamo a saldare la catenaria sul secondo binario di stazione. Come sempre e come al vero il filo è teso fra due punti, uno di regolazione fissa e uno di regolazione automatica. Utilizziamo una dima in cartoncino per saldare i pendini.
Dima in cartoncino per catenaria
Dopo aver saldato la catenaria sul secondo binario (in giallo nello schema) e eseguito i consueti test di allineamento (vedi video più sotto), procediamo alla saldatura della catenaria fra il binario pari di accesso e il posto di regolazione fisso (in arancione).
Schema catenaria
Per eseguire questo montaggio è necessario ancorare la catenaria al tunnel situato alla radice sinistra delle stazione. Per la costruzione del portale vi rimandiamo a questo articolo. Incolliamo quindi il portale al piano del plastico e fissiamo gli ancoraggi e i tenditori necessari al tensionamento della catenaria.
Ancoraggi catenaria
Nella foto il lavoro terminato nei pressi del portale.
Linea aerea presso il portale
La vista dalla galleria.
Vista dalla galleria
Un dettaglio del palo con sezionatore a corna.
Dettaglio palo con sezionatore
Abbiamo anche preparato qualche cartello di avviso per la linea aerea. I disegni sono stati realizzati al CAD, ricostruendo il tipico font delle Ferrovie dello Stato.
Cartelli di avviso
Cartelli di avviso
Procediamo con la catenaria del terzo binario e inseriamo il filo di nylon nelle carrucole del punto di regolazione automatico. Per il funzionamento dello stesso vi rimandiamo a questo video.
Posto di regolazione automatica
Intercettiamo al di sotto del piano il filo di nylon precedentemente inserito nel punto di regolazione automatica e lo congiungiamo tramite una molla di compensazione al filo proveniente dall’argano. Giriamo la chiave e tendiamo la fune.
Arganelli sotto plancia
Fissiamo la fune di contatto. Questa parte del lavoro è la più complessa. Occorre trovare il giusto tensionamento prima di iniziare a saldare la fune alle zampe di ragno agendo sulle regolazioni e testando il carico lungo la stessa. Questa infatti è sempre più rigida alle estremità rispetto al centro della sua lunghezza. Determinato il carico (che è di parecchi Kg.) si procede alla saldatura come da immagine. Il test è nel video sotto.
Saldatura fune di contatto
Dopo la fune di contatto saldiamo la fune portante, molto lasca per permetterne l’incurvamento senza sollevare la fune di contatto. Quindi è la volta dei pendini… e sono sempre molti! Questi sono piegati a L per favorire la saldatura con la parte superiore della fune di contatto, che rimane così libera nella parte inferiore per garantire il libero scorrimento dello strisciante.
Saldatura fune portante e pendini
Al termine di questa fase si procede alla verniciatura della catenaria con un verde scurissimo.
Verniciatura della catenaria
Prima di procedere al montaggio della catenaria del 4° binario posizioniamo in opera le cetre della seconda banchina.
Installazione cetre
E siamo giunti al termine di questa avventura. La realizzazione della linea aerea, si sa, è un lavoro complesso, lungo e a volte noioso, ma l’effetto scenico alla fine è decisamente appagante. Certo, non abbiamo finito di piazzare pali e funi, manca ancora un breve tratto sul tracciato esistente e tutta la palificazione della linea più alta, ancora da costruire. Infatti il prossimo lavoro sarà proprio questo e stiamo già in avanzata fase di progettazione delle opere d’arte.
Linea aerea completa
Qui sotto una breve raccolta di video
Manovre con il Kof
Test linea AT sul 2° binario con strisciante stretto
Test linea AT sul 3° binario con strisciante stretto
Poco tempo fa abbiamo realizzato la linea aerea del binario pari del tratto di parata del plastico. Ora ci apprestiamo a terminare l’opera sul binario dispari.
La costruzione dei pali è ampiamente descritta qui. Montiamo quindi gli otto pali che servono.
Preparazione dei pali LS linea di parata
Dopo aver applicato un primer Tamiya eseguiamo la verniciatura con aerografo, l’applicazione delle decals e la stagionatura finale. I pali sono pronti per il montaggio.
Verniciatura dei pali LS linea di parata
Un montaggio particolare esigono i pali allungati per il viadotto, fissati alla struttura con viti da 1,5 mm.
Installazione dei pali LS sul ponte
Dopo il montaggio della catenaria questo è il risultato finale.
Palificazione binario dispari
Due scatti che mostrano la palificazione e alcuni dettagli.
Dettagli palificazione binario dispari
Vista a volo d’uccello
Un breve test con l’ETR610 in composizione finale e con pantografo (modificato) alzato.
Proseguiamo i lavori e iniziamo ad installare la palificazione sul binario pari della linea di parata. Per questo tratto abbiamo bisogni di pali LS (vedi qui la costruzione dei pali) che possano essere installati anche sul viadotto. Per questo motivo assembliamo dei pali allungati corredati di staffe di ancoraggio.
Palo LS per viadotti
In corrispondenza delle gallerie, per avere la corretta poligonazione, si rende necessario realizzare una sospensione particolare, ancorata ai muri di sostegno per mancanza di spazio.
Sospensione per la galleria
Iniziamo l’installazione dei pali sulla linea. I primi ad essere piazzati sono quelli sul viadotto, fissati al legno della struttura con microviti.
Palo LS montato
Proseguiamo l’installazione e tendiamo la catenaria. Il conduttore viene testo fra due punti di regolazione, mentre la fune portante è lasciata molto morbida, in modo che, saldando i pendini, il conduttore non si arcui. Usiamo un flussante liquido e stagno privo di piombo.
Montaggio catenaria
Montaggio catenaria
Il conduttore viene teso fra due punti di regolazione. Qui a lato il tenditore di destra. Di questi si è già parlato qui.
Arganello tenditore
L’installazione è completata. Non rimane che testare dinamicamente il tutto e verniciare la catenaria in verde scurissimo.
Verniciatura catenaria
Eseguiamo alcuni test dinamici con mezzi diversi. Il primo a impegnare la catenaria è il caimano ACME.
Test dinamici
Si prosegue con altri mezzi.
Test dinamici
Dettaglio del pantografo in presa e allineamento dell’archetto.
Dettaglio del pantografo in presa
Installiamo anche la segnaletica. Proseguiremo con l’installazione della linea sul binario dispari a breve.
Installazione segnaletica
Il breve video qui sotto è il test effettivo della linea aerea.
Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull'utilizzo del sito stesso. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie;
in caso contrario è possibile abbandonare il sito. Informazioni sui cookieACCETTORIFIUTO
Informazioni sui cookie
Informativa sulla privacy e uso dei cookie
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. I cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e comprendere come si utilizza questo sito Web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso e puoi, in ogni caso disattivarli. La disattivazione di alcuni di questi cookie può influire sulla tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito Web. Questa categoria include solo i cookie che garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito Web. Questi cookie non memorizzano alcuna informazione personale.
Visite al plastico
Il plastico può essere visitato ogni lunedi, venerdi e sabato previa prenotazione tramite questo modulo. Confermeremo la prenotazione o vi ricontatteremo per concordare data e orario.
TrainPassion è “no-profit”, le visite sono gratuite; se però voleste contribuire, vi suggeriamo un atto di solidarietà, una donazione a “Emergency“