Archivi categoria: Tecniche e realizzazioni

La torre piezometrica – La costruzione del torrino

Per la costruzione del torrino utilizziamo sempre forex da 3 mm.
La base della costruzione si compone di 4 facciate ed un solaio.
Pratichiamo le aperture per la finestra e la porta.

Pezzi del torrino
Pezzi del torrino

Assembliamo il tutto e carteggiamo le giunzioni. Si intravede il terrazzo che sarà accessibile (al vero) da apposita botola incisa.

Pezzi assemblati
Pezzi assemblati

La struttura al vero presenta 6 colonne su cui poggiano i travi ad H delle vasche. Tagliamo a misura Plasticard da 2 mm. e assembliamo con Bostik.

Montaggio colonne
Montaggio colonne

Applichiamo altre strisce di Plasticard ad imitazione della travatura orizzontale di sostegno del solaio e stucchiamo diligentemente il tutto con stucco Tamiya.

Stuccatura della struttura
Stuccatura della struttura

Non trovando nel cassetto delle meraviglie alcuna scaletta bella e pronta, decidiamo di armarci di pazienza e realizzarne una con tondino di ottone da 1 mm e acciaio armonico da 0,4 mm.

Scaletta
Scaletta

Non siamo ancora stanchi di mettere alla prova la nostra pazienza. Decidiamo di fare anche la gabbia di protezione per la scaletta di ispezione.
Tagliamo una strisciolina di rame da 0,6 mm, tagliamo sei pezzi che disponiamo sul nostro piano di saldatura. Sopra questi saldiamo tre spezzoni di acciaio armonico da 0,2 mm.
Pieghiamo il tutto con l’aiuto di un tubicino di adeguato diametro e saldiamo il manufatto alla scaletta.

Gabbia di protezione
Gabbia di protezione
Gabbia di protezione
Gabbia di protezione
Gabbia e scaletta
Gabbia e scaletta

La torre piezometrica – La verniciatura e weathering dei serbatoi

Lucidiamo tutto il metallo con spazzola in acciaio, sgrassiamo poi il nostro manufatto mettendolo a bagno nel solvente nitro e spazzolandolo bene con normale spazzolino da denti.
Prima di verniciare in grigio scuro applichiamo una mano di fondo tamiya. Non sappiamo se l’aerografo che stiamo usando funzioni male, fatto sta che il fondo viene granuloso. Ne approfittiamo per lasciare qualche parte ruvida ad imitazione della ruggine e spianiamo il resto.

Verniciatura serbatoi
Verniciatura serbatoi

Certo vi sarete già domandati, se non lo sapete ovviamente, cosa è il weathering. Questo termine inglese sta a significare sporcare imitando i segni del tempo. Usiamo al solito le nostre polverine magiche: ossido, nero, bianco e terra bruciata.
Applichiamo poi le strisce gialle e nere (stampa su carta velina).

Weathering serbatoi
Weathering serbatoi

Applichiamo i volantini alle valvole e le vasche sono pronte per essere montate sul futuro torrino.

Montaggio dei volantini valvole
Montaggio dei volantini valvole
Vasche pronte per essere installate sul torrino
Vasche pronte per essere installate sul torrino

La torre piezometrica – La costruzione dei serbatoi

Non abbiamo ancora a disposizione il bromografo per la fotoincisione (mancano 2 lampade su 6… sigh!) e quindi decidiamo di vedere se siamo abbastanza bravi anche senza. Faremo i nostri bravi serbatoi in ottone e rame del tutto a mano. Il primo step e tagliare con il cutter una striscia di 19 mm per 168 mm.
Incidiamo con un punteruolo le chiodatura (nella parte interna del serbatoio), pieghiamo la striscia dopo aver inciso la traccia di piegatura e saldiamo nel punto di giunzione (metà della faccia interna del serbatoio).
Saldiamo poi il fondo sempre dall’interno.

Piegatura e saldatura vasca serbatoio
Piegatura e saldatura vasca serbatoio

Questo tipo di torrino ha valvole di adduzione sotto le vasche. Sono a vista e per realizzare usiamo tubi di ottone di diametri decrescenti. Sul lato posteriore saldiamo un pezzo di ottone  a chiusura che sagomiamo dopo la saldatura.

Valvola di adduzione
Valvola di adduzione

Le vasche sono sorrette da tre travi ad H. Per l’occasione tiriamo fuori dei profilati ad H giusti giusti da nostro cassetto delle meraviglie. Ogni tanto è bene comprare del materiale anche se non si sa cosa farci al momento; queste barre sono state infatti acquistate 2 mesi fa.
Dopo il taglio le saldiamo al fondo delle vasche.

Saldatura travi
Saldatura travi


Applichiamo una bordo ad L in ottone come rinforzo e saldiamo su questo le travature. Per le travature abbiamo utilizzato un tondino pieno di ottone da 1,5 mm. saldato leggermente sporgente che poi abbiamo appiattito con lima. Il risultato è una travatura piatta come al vero.

Bordi e rinforzi
Bordi e rinforzi

Uno dei serbatoi presenta al vero una carrucola sulla quale scorre il cavo che collega il galleggiante all’indicatore di livello. Non avendo una carrucola in scala decidiamo pazientemente di tornire una.

Carrucola
Carrucola

I vari tubi sono realizzati con tubi e tondini di ottone, forati ed inseriti l’uno sull’altro in corrispondenza dei giunti a T. L’indicatore di livello è fatto con due striscioline di rame saldate a breve distanza come al vero. La carrucola è posta su un supporto ad U ed è funzionante (anche se non servirà in quanto l’acqua sarà resina).

Serbatoi assemblati
Serbatoi assemblati
Serbatoi assemblati
Serbatoi assemblati

La torre piezometrica

La nostra stazione, di modeste dimensioni, ha anche un piccolo scalo merci e, visto che non vogliamo farci mancare nulla abbiamo deciso di installare un piccolo torrino piezometrico, nella storia del nostro plastico decisamente in disuso (come del resto lo scalo merci).
Anche questa volta, il tutorial è abbastanza corposo e lo suddividiamo quindi in più pagine. Qui sotto trovate l’elenco delle varie fasi di costruzione.


Serbatoi assemblati

1) La costruzione dei serbatoi
Weathering serbatoi 2) La verniciatura e weathering dei serbatoi
Stuccatura della struttura 3) La costruzione del torrino
Torre pronta per essere posizionata 4) Finitura e presentazione

Il Magazzino Merci – Finitura e presentazione

La lampada a padella, da posizionare sulla facciata principale è una bella sfida. Ci procuriamo, grazie ad Almrose, un led subminiatura (che ci viene fornito già corredato di sottilissimi fili di rame smaltato).

Ritagliamo un cerchietto di ottone delle giuste dimensioni e con un punzone lo rendiamo concavo. Pratichiamo un foro d 1 mm. al quale saldiamo un tubetto.

Passiamo i fili nel tubetto, incolliamo il led (isolato con apposita verniciatura) e pieghiamo il tubetto.

Lampada a padella esterna
Lampada a padella esterna
Lampada a padella esterna
Lampada a padella esterna


Ed ecco il lavoro terminato. Si nota la gru da 10 t. (più piccola non l’abbiamo trovata) riverniciata ed invecchiata (manca catena e gancio, ma essendo in disuso l’amministrazione ferroviaria ha deciso di togliere un potenziale divertimento ai vandali)

Vista a volo d'uccello
Vista a volo d’uccello

Aggiungiamo qualche dettaglio, come il barile pieno d’acqua (finta). Mettiamo qualche filo d’erba qua e là.

Lato piazzale
Lato piazzale

In questo dettaglio si notano le ridotte dimensioni della lampada a padella funzionante.

Lato frontale
Lato frontale

Vista lato posteriore con la porticina (in Plasticard) e le scale di accesso su entrambi i lati.

La riproduzione ha richiesto un po’ di ore di lavoro, ma ora che la tecnica è affinata contiamo di procedere con l’opera più importante, il fabbricato viaggiatori, in tempi un po’ più rapidi.

Lato posteriore
Lato posteriore

Il Magazzino Merci – La realizzazione del tetto

Posizioniamo i travi principali realizzati con listelli in noce da 2 mm.
Assembliamo i travetti di sostegno, realizzati con listello in noce da 3 mm., avvalendoci del disegno come dima e li incolliamo alla struttura usando un righello per il posizionamento.

Montaggio travi del tetto
Montaggio travi del tetto

Dopo i posizionamento di tutta la travatura incolliamo sopra questa il tavolato, realizzato con listelli finissimi. Questo sarà visibile solo nella parte inferiore della tettoia, quindi risparmiamo un po’ di materiale.

Incolliamo poi sopra il tavolato due rettangoli di legno da 0,2 mm.

Copertura del tetto
Copertura del tetto

Per la realizzazione delle mensole di appoggio dei travi di sostegno della pensilina utilizziamo sempre il forex, tagliando a misura e levigando fino ad ottenere lo spessore voluto un listello. Con carta vetrata realizziamo poi le smussature. Tagliamo quindi dal listello i singoli pezzi e li incolliamo al loro posto.

Mensole di appoggio
Mensole di appoggio

Il tetto in coppi è la parte che ci preoccupa di più, in quanto non abbiamo nel cassetto delle meraviglie nessuna lastrina adatta allo scopo.
Optiamo per l’acquisto di un pacchetto di Ringo, in quanto la confezione all’interno ha un cartoncino millerighe con semicerchi quasi in scala. (esiste anche in cartoliberia, ma il discount alimentare è più vicino e Giovanni apprezza i biscotti).
Incidiamo leggermente in senso longitudinale ed incolliamo il cartoncino al tetto. Coloriamo con acrilico mattone, sporcando poi con bianco applicato a pennello asciutto e polveri.

Per la realizzazione delle grondaie e dei discendenti utilizziamo tubo di ottone da 2 mm limato e tondino da 1 mm, come già spiegato qui

Pluviali e calate
Pluviali e calate

Il Magazzino Merci – La costruzione della struttura

Tagliamo con il cutter dal Forex da 3 mm le quattro pareti. Ricordiamo che per una buona riuscita dell’opera e necessario carteggiare la superficie del Forex con carta fine per eliminare la lucentezza del materiale e dargli un aspetto tipo intonaco. E’ anche ovvio che la misura delle pareti dovrà tenere conto dello spessore del materiale, quindi toglieremo 6 mm dalle pareti più lunghe, in testa alle quali si incolleranno le facciate.

Pezzi magazzino
Pezzi magazzino

Apriamo le luci per le quattro finestre, le tre serrande, la porta posteriore e gli oblò superiori.

Pezzi magazzino
Pezzi magazzino

Assembliamo i quattro prezzi avvalendoci dell’uso di una squadra per il perfetto allineamento. La cornice delle facciata è realizzata con plasticard da 2 mm.
Dopo l’incollaggio pratichiamo le asole per l’alloggiamento delle travature longitudinali.

Unione pezzi e cornici
Unione pezzi e cornici

Al vero e come da disegno il magazzino ha due colonnine aggettanti, che realizziamo sempre con Plasticard da 2 mm.
Levighiamo le superfici nel punto di appoggio del tetto, curando che siano perfettamente oblique e stucchiamo con stucco Tamiya.

Corpo assemblato
Corpo assemblato

Verniciamo con ocra chiarissimo le pareti e lasciamo bianche cornici  e colonnine.
Le grate alle finestre son realizzate allo stesso modo di quelle della rimessa. (vedi qui)

Sporchiamo quindi con polveri da invecchiamento terra bruciata, nero e verde. Applichiamo anche qualche lumeggiatura sulle pareti in modo da simulare lo scolorimento dell’intonaco.

Realizzazione grate
Realizzazione grate

Il Magazzino Merci – La costruzione del marciapiede

Il marciapiede si compone di quattro pezzi: i tre bordi, realizzati sovrapponendo strisce di Forex da 10 mm portate alla giusta altezza (altezza del piano di carico del vagone posto sulle rotaie) , due delle quali rastremate all’estremità per lo scivolo tramite levigatrice, ed il piano di carico realizzato con Forex da 3 mm.

Pezzi marciapiede
Pezzi marciapiede

I pezzi, incollati con Bostik, vengono posizionati e tenuti fermi con morsetti per permettere la piegatura del piano di carico. Ad incollaggio avvenuto si spiana la parte bassa fino a portarla a zero. Il piano di carico risulta lievemente sporgente, in modo da simulare il bordo.

Incollaggio pezzi
Incollaggio pezzi

Con la fresatrice si realizza la riduzione del marciapiede dal lato binari. Le tre scalette,una anteriore e due posteriori, sono intagliate con cutter. Si procede poi ad incidere il bordo ad emulazione dei pietroni.

Scale marciapiede
Scale marciapiede

Dopo la stuccatura con stucco Tamiya, si procede all’incisione delle pietre lungo tutti i bordi del marciapiede con l’utilizzo di un righello e punteruolo finissimo

Incisione mattoni
Incisione mattoni

Il Magazzino Merci

Con la costruzione del magazzino merci le strutture del nostro piccolo scalo sono terminate. Ringraziamo Enrico per averci fornito i disegni quotati, che trovate qui:

tavola 1:  (download 17,40 Kb)   

tavola 2:  (download 26,16 Kb) 

Qui sotto trovate l’elenco delle varie fasi di costruzione.


Scale marciapiede 1) La costruzione del marciapiede
Corpo assemblato 2) La costruzione della struttura
Pluviali e calate 3) Il tetto
Vista a volo d'uccello 4) Finitura e presentazione

La rimessa locomotive – Finitura e presentazione

Mancano pochi dettagli alla fine dell’opera. Le barre gialle e nere sono stampate su foglio di carta velina, per essere ritagliate a misura ed incollate con comune colla in stick.

Bande antifortunistiche
Bande antifortunistiche


Il nome della stazione compare sul lato che fronteggerà i binari di corsa.

N.d.r. il nome è stato successivamente modificato

Fianco sinistro
Fianco sinistro

In questa foto il dettaglio del tetto in eternit alla luce solare…sembra rispecchiare abbastanza la realtà.

Dettaglio tetto
Dettaglio tetto

A noi piace molto questo lato; le inferriate invecchiate producono un bell’effetto scenico e sono sufficientemente fini e trasparenti.

Fianco destro
Fianco destro

La vista dal portale di entrata è pure suggestiva, si notano bene i riquadri interni con i loro sguanci, i particolari del tetto e dell’illuminazione.

Interno
Interno

Questo è quanto si può ottenere senza fretta, con poca spesa e, soprattutto, con grande soddisfazione. Possiamo dire che il risultato ottenuto premia la pazienza ed il tempo impiegati.

Opera completata
Opera completata