Non siamo ancora stanchi di mettere alla prova la nostra pazienza. Decidiamo di fare anche la gabbia di protezione per la scaletta di ispezione.
Tagliamo una strisciolina di rame da 0,6 mm, tagliamo sei pezzi che disponiamo sul nostro piano di saldatura. Sopra questi saldiamo tre spezzoni di acciaio armonico da 0,2 mm.
Pieghiamo il tutto con l’aiuto di un tubicino di adeguato diametro e saldiamo il manufatto alla scaletta.
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La torre piezometrica – La verniciatura e weathering dei serbatoi
Lucidiamo tutto il metallo con spazzola in acciaio, sgrassiamo poi il nostro manufatto mettendolo a bagno nel solvente nitro e spazzolandolo bene con normale spazzolino da denti.
Prima di verniciare in grigio scuro applichiamo una mano di fondo tamiya. Non sappiamo se l’aerografo che stiamo usando funzioni male, fatto sta che il fondo viene granuloso. Ne approfittiamo per lasciare qualche parte ruvida ad imitazione della ruggine e spianiamo il resto.
Certo vi sarete già domandati, se non lo sapete ovviamente, cosa è il weathering. Questo termine inglese sta a significare sporcare imitando i segni del tempo. Usiamo al solito le nostre polverine magiche: ossido, nero, bianco e terra bruciata.
Applichiamo poi le strisce gialle e nere (stampa su carta velina).
La torre piezometrica – La costruzione dei serbatoi
Non abbiamo ancora a disposizione il bromografo per la fotoincisione (mancano 2 lampade su 6… sigh!) e quindi decidiamo di vedere se siamo abbastanza bravi anche senza. Faremo i nostri bravi serbatoi in ottone e rame del tutto a mano. Il primo step e tagliare con il cutter una striscia di 19 mm per 168 mm.
Incidiamo con un punteruolo le chiodatura (nella parte interna del serbatoio), pieghiamo la striscia dopo aver inciso la traccia di piegatura e saldiamo nel punto di giunzione (metà della faccia interna del serbatoio).
Saldiamo poi il fondo sempre dall’interno.
Le vasche sono sorrette da tre travi ad H. Per l’occasione tiriamo fuori dei profilati ad H giusti giusti da nostro cassetto delle meraviglie. Ogni tanto è bene comprare del materiale anche se non si sa cosa farci al momento; queste barre sono state infatti acquistate 2 mesi fa.
Dopo il taglio le saldiamo al fondo delle vasche.
I vari tubi sono realizzati con tubi e tondini di ottone, forati ed inseriti l’uno sull’altro in corrispondenza dei giunti a T. L’indicatore di livello è fatto con due striscioline di rame saldate a breve distanza come al vero. La carrucola è posta su un supporto ad U ed è funzionante (anche se non servirà in quanto l’acqua sarà resina).
La torre piezometrica
La nostra stazione, di modeste dimensioni, ha anche un piccolo scalo merci e, visto che non vogliamo farci mancare nulla abbiamo deciso di installare un piccolo torrino piezometrico, nella storia del nostro plastico decisamente in disuso (come del resto lo scalo merci).
Anche questa volta, il tutorial è abbastanza corposo e lo suddividiamo quindi in più pagine. Qui sotto trovate l’elenco delle varie fasi di costruzione.
1) La costruzione dei serbatoi | |
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2) La verniciatura e weathering dei serbatoi |
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3) La costruzione del torrino |
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4) Finitura e presentazione |
Il Magazzino Merci – Finitura e presentazione
La lampada a padella, da posizionare sulla facciata principale è una bella sfida. Ci procuriamo, grazie ad Almrose, un led subminiatura (che ci viene fornito già corredato di sottilissimi fili di rame smaltato).
Ritagliamo un cerchietto di ottone delle giuste dimensioni e con un punzone lo rendiamo concavo. Pratichiamo un foro d 1 mm. al quale saldiamo un tubetto.
Passiamo i fili nel tubetto, incolliamo il led (isolato con apposita verniciatura) e pieghiamo il tubetto.
Vista lato posteriore con la porticina (in Plasticard) e le scale di accesso su entrambi i lati.
La riproduzione ha richiesto un po’ di ore di lavoro, ma ora che la tecnica è affinata contiamo di procedere con l’opera più importante, il fabbricato viaggiatori, in tempi un po’ più rapidi.
Il Magazzino Merci – La realizzazione del tetto
Dopo i posizionamento di tutta la travatura incolliamo sopra questa il tavolato, realizzato con listelli finissimi. Questo sarà visibile solo nella parte inferiore della tettoia, quindi risparmiamo un po’ di materiale.
Incolliamo poi sopra il tavolato due rettangoli di legno da 0,2 mm.
Per la realizzazione delle mensole di appoggio dei travi di sostegno della pensilina utilizziamo sempre il forex, tagliando a misura e levigando fino ad ottenere lo spessore voluto un listello. Con carta vetrata realizziamo poi le smussature. Tagliamo quindi dal listello i singoli pezzi e li incolliamo al loro posto.
Il tetto in coppi è la parte che ci preoccupa di più, in quanto non abbiamo nel cassetto delle meraviglie nessuna lastrina adatta allo scopo.
Optiamo per l’acquisto di un pacchetto di Ringo, in quanto la confezione all’interno ha un cartoncino millerighe con semicerchi quasi in scala. (esiste anche in cartoliberia, ma il discount alimentare è più vicino e Giovanni apprezza i biscotti).
Incidiamo leggermente in senso longitudinale ed incolliamo il cartoncino al tetto. Coloriamo con acrilico mattone, sporcando poi con bianco applicato a pennello asciutto e polveri.
Per la realizzazione delle grondaie e dei discendenti utilizziamo tubo di ottone da 2 mm limato e tondino da 1 mm, come già spiegato qui
Il Magazzino Merci – La costruzione della struttura
Tagliamo con il cutter dal Forex da 3 mm le quattro pareti. Ricordiamo che per una buona riuscita dell’opera e necessario carteggiare la superficie del Forex con carta fine per eliminare la lucentezza del materiale e dargli un aspetto tipo intonaco. E’ anche ovvio che la misura delle pareti dovrà tenere conto dello spessore del materiale, quindi toglieremo 6 mm dalle pareti più lunghe, in testa alle quali si incolleranno le facciate.
Verniciamo con ocra chiarissimo le pareti e lasciamo bianche cornici e colonnine.
Le grate alle finestre son realizzate allo stesso modo di quelle della rimessa. (vedi qui)
Sporchiamo quindi con polveri da invecchiamento terra bruciata, nero e verde. Applichiamo anche qualche lumeggiatura sulle pareti in modo da simulare lo scolorimento dell’intonaco.
Il Magazzino Merci – La costruzione del marciapiede
Il marciapiede si compone di quattro pezzi: i tre bordi, realizzati sovrapponendo strisce di Forex da 10 mm portate alla giusta altezza (altezza del piano di carico del vagone posto sulle rotaie) , due delle quali rastremate all’estremità per lo scivolo tramite levigatrice, ed il piano di carico realizzato con Forex da 3 mm.