La lampada a padella, da posizionare sulla facciata principale è una bella sfida. Ci procuriamo, grazie ad Almrose, un led subminiatura (che ci viene fornito già corredato di sottilissimi fili di rame smaltato).
Ritagliamo un cerchietto di ottone delle giuste dimensioni e con un punzone lo rendiamo concavo. Pratichiamo un foro d 1 mm. al quale saldiamo un tubetto.
Passiamo i fili nel tubetto, incolliamo il led (isolato con apposita verniciatura) e pieghiamo il tubetto.
Ed ecco il lavoro terminato. Si nota la gru da 10 t. (più piccola non l’abbiamo trovata) riverniciata ed invecchiata (manca catena e gancio, ma essendo in disuso l’amministrazione ferroviaria ha deciso di togliere un potenziale divertimento ai vandali)
Aggiungiamo qualche dettaglio, come il barile pieno d’acqua (finta). Mettiamo qualche filo d’erba qua e là.
In questo dettaglio si notano le ridotte dimensioni della lampada a padella funzionante.
Vista lato posteriore con la porticina (in Plasticard) e le scale di accesso su entrambi i lati.
La riproduzione ha richiesto un po’ di ore di lavoro, ma ora che la tecnica è affinata contiamo di procedere con l’opera più importante, il fabbricato viaggiatori, in tempi un po’ più rapidi.
Posizioniamo i travi principali realizzati con listelli in noce da 2 mm. Assembliamo i travetti di sostegno, realizzati con listello in noce da 3 mm., avvalendoci del disegno come dima e li incolliamo alla struttura usando un righello per il posizionamento.
Dopo i posizionamento di tutta la travatura incolliamo sopra questa il tavolato, realizzato con listelli finissimi. Questo sarà visibile solo nella parte inferiore della tettoia, quindi risparmiamo un po’ di materiale.
Incolliamo poi sopra il tavolato due rettangoli di legno da 0,2 mm.
Per la realizzazione delle mensole di appoggio dei travi di sostegno della pensilina utilizziamo sempre il forex, tagliando a misura e levigando fino ad ottenere lo spessore voluto un listello. Con carta vetrata realizziamo poi le smussature. Tagliamo quindi dal listello i singoli pezzi e li incolliamo al loro posto.
Il tetto in coppi è la parte che ci preoccupa di più, in quanto non abbiamo nel cassetto delle meraviglie nessuna lastrina adatta allo scopo. Optiamo per l’acquisto di un pacchetto di Ringo, in quanto la confezione all’interno ha un cartoncino millerighe con semicerchi quasi in scala. (esiste anche in cartoliberia, ma il discount alimentare è più vicino e Giovanni apprezza i biscotti). Incidiamo leggermente in senso longitudinale ed incolliamo il cartoncino al tetto. Coloriamo con acrilico mattone, sporcando poi con bianco applicato a pennello asciutto e polveri.
Per la realizzazione delle grondaie e dei discendenti utilizziamo tubo di ottone da 2 mm limato e tondino da 1 mm, come già spiegato qui
Tagliamo con il cutter dal Forex da 3 mm le quattro pareti. Ricordiamo che per una buona riuscita dell’opera e necessario carteggiare la superficie del Forex con carta fine per eliminare la lucentezza del materiale e dargli un aspetto tipo intonaco. E’ anche ovvio che la misura delle pareti dovrà tenere conto dello spessore del materiale, quindi toglieremo 6 mm dalle pareti più lunghe, in testa alle quali si incolleranno le facciate.
Apriamo le luci per le quattro finestre, le tre serrande, la porta posteriore e gli oblò superiori.
Assembliamo i quattro prezzi avvalendoci dell’uso di una squadra per il perfetto allineamento. La cornice delle facciata è realizzata con plasticard da 2 mm. Dopo l’incollaggio pratichiamo le asole per l’alloggiamento delle travature longitudinali.
Al vero e come da disegno il magazzino ha due colonnine aggettanti, che realizziamo sempre con Plasticard da 2 mm. Levighiamo le superfici nel punto di appoggio del tetto, curando che siano perfettamente oblique e stucchiamo con stucco Tamiya.
Verniciamo con ocra chiarissimo le pareti e lasciamo bianche cornici e colonnine. Le grate alle finestre son realizzate allo stesso modo di quelle della rimessa. (vedi qui)
Sporchiamo quindi con polveri da invecchiamento terra bruciata, nero e verde. Applichiamo anche qualche lumeggiatura sulle pareti in modo da simulare lo scolorimento dell’intonaco.
Il marciapiede si compone di quattro pezzi: i tre bordi, realizzati sovrapponendo strisce di Forex da 10 mm portate alla giusta altezza (altezza del piano di carico del vagone posto sulle rotaie) , due delle quali rastremate all’estremità per lo scivolo tramite levigatrice, ed il piano di carico realizzato con Forex da 3 mm.
I pezzi, incollati con Bostik, vengono posizionati e tenuti fermi con morsetti per permettere la piegatura del piano di carico. Ad incollaggio avvenuto si spiana la parte bassa fino a portarla a zero. Il piano di carico risulta lievemente sporgente, in modo da simulare il bordo.
Con la fresatrice si realizza la riduzione del marciapiede dal lato binari. Le tre scalette,una anteriore e due posteriori, sono intagliate con cutter. Si procede poi ad incidere il bordo ad emulazione dei pietroni.
Dopo la stuccatura con stucco Tamiya, si procede all’incisione delle pietre lungo tutti i bordi del marciapiede con l’utilizzo di un righello e punteruolo finissimo
Con la costruzione del magazzino merci le strutture del nostro piccolo scalo sono terminate. Ringraziamo Enrico per averci fornito i disegni quotati, che trovate qui:
tavola 1: (download 17,40 Kb)
tavola 2: (download 26,16 Kb)
Qui sotto trovate l’elenco delle varie fasi di costruzione.
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